Lettera. di Maddalena Cattaneo

Gentile Direttrice/Egregio Direttore

E’ passato un anno dal 13 febbraio 2011 che ha visto la più grande manifestazione di donne (ma anche di uomini) degli ultimi anni, che ha dato vita a “Se non ora quando”.

Da lì ha preso avvio un processo che ha tra l'altro contribuito al cambio di governo, mostrando con chiarezza che nessun vero cambiamento del Paese può prescindere dal protagonismo delle donne.
Questa manifestazione non è stata un movimento estemporaneo, tant'è che in moltissime città le donne hanno continuato a riunirsi, ad incontrarsi, a porre priorità ai partiti e alle istituzioni.
Lo abbiamo fatto anche a Bergamo: incontrandoci e organizzando iniziative ogni 13 del mese, per tenere i fili e i collegamenti tra diverse realtà e per provare a darci un'agenda che incida nella vita culturale, sociale e politica della realtà in cui viviamo...
Abbiamo partecipato agli incontri nazionali di Siena, Roma e Milano insieme a tante donne di tutte le età, esperienze e culture per definire alcune priorità: la maternità e il lavoro, la rappresentanza e la rappresentazione delle donne, portando il nostro contributo in termini di idee e proposte.
Continueremo a farlo ma vogliamo dare importanza e attenzione anche alla nostra città e ai paesi della nostra provincia, avviando un percorso di riflessione e di proposta che renda le donne bergamasche protagoniste, insieme agli uomini, della costruzione di un modello di città diverso: non si tratta di “dedicarsi alle donne”, piuttosto di riscrivere le relazioni tra donne e uomini, immaginando una città o un paese come un luogo in cui si incrociano storie e generazioni, in cui si intrecciano e qualche volta confliggono gli aspetti del vivere di tutte e tutti noi.
Non partiamo da zero in tutto questo: il pensiero, le proposte, le competenze delle donne di Bergamo e provincia, coltivate ed espresse in anni di dibattiti e iniziative e ora arricchite da gruppi di donne di tutte le età ed esperienze che si confrontano sulle reti di “Se non ora quando” in più di cento comitati in Italia e nel mondo, ci danno forza e consapevolezza.
Ma non intendiamo limitarci a “fare richieste” alle Amministrazioni e alle forze sociali e politiche; vogliamo essere/diventare protagoniste in prima persona là dove si conta e si decide, a cominciare dalle candidature a Sindache, alla presenza del 50% nella di donne nella composizione delle liste elettorali, nelle posizione decisionali, nelle macchine amministrative, negli enti partecipati… Questo non solo in nome della rappresentanza paritaria, pur doverosa, ma perché le priorità vengano decise da tutti i soggetti interessati, donne e uomini.
Proponiamo una visione meno di parte sulla realtà, dove l’attenzione alla qualità della vita quotidiana di donne e uomini, bambini e anziani, nativi e migranti, si esprima con indicatori non solo monetari, ma anche concreti come la salute, intellettuali come l’istruzione, giuridici come i diritti.
Intendiamo lavorare affinché le politiche sociali, del lavoro, dei trasporti, della mobilità, della cultura e dell’istruzione siano attraversate dal fatto che al mondo ci sono uomini e donne.
Invitiamo perciò tutte le donne e gli uomini interessate/i a questo percorso ad unirsi a noi, per sviluppare, arricchendosi nelle diversità, obiettivi comuni e traguardi concreti da raggiungere.

Comitato Se Non Ora Quando Bergamo
(Maddalena Cattaneo)

http://senonoraquandobergamo.blogspot.com
senonoraquandobergamo@gmail.com

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